DIRETTORE:
PRESIDENTE:
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MARTINA Mariano
Gen. BLAIS Giorgio
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TENORI PRIMI
BIANCO PREVOT Bruno
BONNET Mario
COCCHIANELLA Settimio
CROSETTA Danilo
MARZO Matteo
OLIVERO PISTOLETTO Cesare
PANETTA Giuseppe
PLANO Graziano
PURROTTI Nilo
TOLOTTI Fausto |
TENORI SECONDI
ADAGLIO Guido
AFFINITO Luca
BAROZ Mario
BELLETTO Marcello
FUMAGALLI Davide
GIAMMARINO Vincenzo
LESCHIERA Jacopo
LUCCHINO Mauro
PARISIO Sergio
RICHETTO Rinaldo
SANNA Marco
SUPPO Giovanni
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BARITONI
BERGERO Aldo
BRUN Remo
BONGIOVANNI Antonio
FAVRO Davide
FRANCOMANO Leonardo
GIAMMARINO Valter
GROSSO Gualtiero
PIRRELLO Giancarlo
SAPUPPO Rodolfo |
BASSI
BERGERO Carlo
BORELLO Massimo
BUSSOLOTTI Paolo (vice Maestro)
CHIANELLO Massimo
FUMAGALLI Matteo
GHIOTTO Adriano
TESCARO Diego
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IL NOSTRO PRESIDENTE
Il generale degli alpini Giorgio Blais, segusino, è stato eletto presidente del Coro Alpi Cozie nel marzo 2007.
Ha trascorso la sua intera vita militare lontano da Susa e, spesso, anche lontano dall’Italia, tranne durante i primi anni della sua carriera in cui ha servito come Tenente alla 34ª compagnia del battaglione Susa a Oulx.
Ha sempre mostrato simpatia e apprezzamento per il Coro, in cui fra l’altro cantano alcuni suoi compagni d'infanzia, stabilendo negli anni legami assai stretti con il Maestro e con i coristi.
Ha invitato il Coro, organizzando viaggi e tournées, ogni qualvolta gli è stato possibile.
Ricordiamo in particolare i concerti a Chiusaforte (Udine) nel 1976, quando comandava il battaglione, a Bolzano nel 1981, quando comandava il reggimento, a Stoccolma ed in Svezia nel 1985, durante la sua partecipazione alla conferenza per il disarmo in Europa, a Rio de Janero nel 1999, in Bosnia nel 2004, durante il servizio nella missione internazionale della OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa).
Il generale Blais, che è anche Vice Presidente dell’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario, ha avuto un periodo di notorietà nel 2000, quando in sette settimane ha attraversato a piedi in solitaria tutta l’Italia dal Rocciamelone all’Etna per portare un messaggio di fratellanza e di italianità in tutti i paesi attraversati durante i 1.700 chilometri di viaggio. Per questa sua impresa, il Presidente della Repubblica Ciampi lo ha insignito dell’Onorificenza di Grande Ufficiale.
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